La Vertigine del Teatro presenta un percorso d’autore pressoché unico attraverso uno degli aspetti più tipici e significativi della realtà culturale e sociale italiana: quello dei teatri storici. In molti di questi edifici sono state ospitate le prime dei melodrammi, dove la gente ha ascoltato, cantato, sperato e, in fondo, costruito una nuova Italia, nel corso del XIX secolo. Quello presentato è un momento fondamentale della storia della musica e dello spettacolo, oltre che dell’architettura, filtrato da occhi fotografici perfettamente a loro agio in ambienti così raffinati e riservati; tutte le immagini, infatti, sono state realizzate lungo un trentennio di attività dalla più famosa coppia di fotografi dello spettacolo italiani: Silvia Lelli e Roberto Masotti, Lelli e Masotti. Quelli da loro fotografati sono per lo più teatri edificati tra il XVI e il XIX secolo. Dalla perfezione classica del Teatro Olimpico di Vicenza, progettato dal Palladio, al Teatro alla Scala di Milano, concepito secondo gli schemi del Neoclassicismo da Giuseppe Piermarini, al San Carlo di Napoli, al Massimo di Palermo.

La mostra sarà visitabile presso la sede dell’Istituto Europeo di Design di Firenze (IED) in via Bufalini M. Bufalini 6/rosso dal 26 settembre al 26 ottobre con orario lun-gio 9,00 – 21,00, venerdì 9,00 – 18,00 e sabato 10,00 – 18,00.

L’inaugurazione della mostra avrà luogo martedì 25 settembre alle ore 20,00, presentata da Franco Montanari, interverranno Alessando Colombo direttore di IED, Cosimo Carlo Buccolieri Presidente di MEDIARC e Alberto Di Cintio direttore artistico di Mediarc.

 

Lelli e Masotti

 Lelli e Masotti, sigla creata in occasione della collaborazione con il Teatro alla Scala a partire dal 1979, riunisce due fotografi d’arte e spettacolo internazionalmente riconosciuti: Silvia Lelli e Roberto Masotti. Nati a Ravenna hanno entrambi terminato gli studi a Firenze. Si sono trasferiti a Milano nel 1974. Da allora operano esplorando le performing arts e le musiche soprattutto, producendo fotografie e organizzandole in esposizioni, installazioni e pubblicazioni.

Hanno sviluppato un’attitudine per la scena e lì si sono espressi in più occasioni anche tramite il video verso il multidisciplinare. Hanno inoltre dedicato lavori alla natura, al paesaggio e ai teatri in Italia, ai direttori d’orchestra, a John Cage, al pianoforte. Il loro vasto archivio è fonte inesauribile per l’editoria e la produzione discografica. Loro opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.

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