Titolo Comunicare l’Architettura e il Design
Durata 00:30:00
Sinossi Crediamo che il comunicare sia un obiettivo primario che in una moderna Facoltà di Architettura e di Design non può più essere ignorato.
L’architettura e/o il design sono comunicazione; l’architettura comunica uno spazio, una funzione, un sistema di vita, un insieme “sociale” fatto di luoghi, di cose e di persone che interagiscono e ne fruiscono. Il design comunica un sistema o una modalità di vita, usi, abitudini e costumi, concetti legati alla fruizione dello spazio che ci circonda, delle modalità con le quali l’uomo si appropria di esso. L’architettura e/o il design sono allo stesso tempo modalità della comunicazione e comunicazione stessa.
Comunicare attraverso l’architettura e il design, oggi più che mai, è diventata una necessità. La nostra quotidianità è costantemente relazionata agli spazi e agli oggetti che ci circondano, che per tale ragione assumono un rilievo e una responsabilità rilevante nei confronti delle persone che fruiranno di quei luoghi o quei manufatti proprio perché l’architettura e design, quando fatte ad arte, hanno insite le capacità di migliorare la qualità delle nostre vite.
Una comunicazione da veicolare sia in orizzontale che verticale: da una parte si pone l’esigenza pressante di condividere saperi ed esperienze; dall’altra ci poniamo l’obiettivo finale di interloquire con la società, con tutto quello che ci circonda.
Comunicare, pertanto, diventa un’esigenza per dare visibilità a idee, realtà oggettive e persone.
o Bianca de Magistris: Quotidiana – min 3:39 Il design è ormai nel nostro “quotidiano”: gesti, azioni, oggetti, situazioni sono contrassegnate da prodotti e da brand, tanto da passare quasi inosservati. Il video “Quotidiana” visita, con garbo e delicata maniera, le suggestioni scaturite dalla fruizione di oggetti e marchi che ormai fanno parte della nostra di tutti i giorni. Una tesi di Laurea condotta dall’Autrice che senz’altro sarà farsi valere, conoscere ed apprezzare nel campo del visual e della comunicazione.
o Bianca de Magistris/Martina Falchetti: Cartastraccia – min 3:59
Cos’è il design? A questa domanda rispondono i protagonisti del nostro video: un’indagine tra i giovani condotta sui ritmi della originalità, dell’anticonformismo, con una “freschezza” espressiva non comune, con un linguaggio diretto e di comprensione immediata. Le Autrici rappresentano la nuova linfa vitale nell’ambito del visual, due sicure protagoniste nei prossimi futuri scenari della comunicazione.
o Stefania Gobbo: l’Archetipo – min 4:30
Un video denso di suggestioni, visive e sonore, con una capacità non comune di attrarre e polarizzare l’attenzione di chi osserva. Una girandola di sensazioni, immagini, suoni, percezioni che alterna ritmi blandi ad armonie sincopate, solo in apparente discrasia, con precise connessioni, riferimenti e conseguenti azioni. L’Autrice dimostra una sensibilità non comune e una particolare attenzione a mezzi, strumenti e linguaggi della moderna comunicazione.
o Sharon Nicotera/Valentina Memmmi: il Girotondo – min 5:06
Partendo da un oggetto di design qual è il piatto/vassoio Girotondo prodotto da Alessi e creato da Stefano Giovannoni e Guido Venturini, le Autrici inventano una divertente storia, fatta di episodi che raccontano la nostra necessità di aggregazione, di unirci in gruppo, di solidarietà. Una storia leggera e garbata che fa però emergere un messaggio decisamente sociale, impegnato. Da un racconto per “bambini”, un messaggio per gli “adulti”.
o Seyed Hossein/Rezvan Bagheri: Lingue – min 3:54
Nella nostra società, ormai interetnica, resta ancora tutta da superare la Babele delle Lingue. Nel video, attraverso immagini, situazioni, contesti (oltre che al sonoro) si tenta di fornire una visione della complessa sovrapposizione e stratificazione di lingue, linguaggi e suggestioni nell’odierno spazio urbano.
o Pierluigi Poerio/Stefano Visconti: 55 di 500 – min 7:18
Partendo da un oggetto fortemente simbolico, caratterizzante e significativo di un’epoca, la FIAT 500 e gli anni ’60, si costruisce un racconto onirico, tra la memoria e il ricordo, tra un poster, un calendario, un gadget; testimonianze di costume di un’epoca da poco trascorsa, ma ancora viva nella nostra memoria.
Autori Marcello Scalzo